Aboliti i sistemi che riproducono gli effetti del FRIC.
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Anno nuovo, vita vecchia. Nonostante l’arrivo di un 2017 ricco di novità sul piano delle novità regolamentari, il Circus della Formula Uno ha già affrontato una piccola “polemica” riguardante i sistemi sospensivi a comando idraulico utilizzati da Mercedes e Red Bull. Simone Resta, capo del progetto 668 della Ferrari, ha infatti avanzato una richiesta di spiegazioni a Charlie Whiting su questi dispositivi che, per vie generali, riproducono gli effetti aerodinamici già visti col FRIC (Front and Rear Inter-Connected), bandito dal regolamento dopo il Gran Premio di Germania del 2014. Il sistema consisteva in una connessione idraulica dei quattro “angoli” della monoposto, fattore che permetteva di gestire il beccheggio ed il rollio durante la fase di sterzata.
Mercedes e Red Bull nel corso delle ultime due stagioni hanno studiato dei sistemi “paralleli” intervenendo sui cinematismi delle sospensioni (Mercedes) e sugli assetti delle monoposto (Red Bull). Essendo sistemi molto complessi da mettere a punto, Ferrari ha scelto una via più semplice per recuperare terreno sugli avversari, chiedendo alla Federazione spiegazioni e gettando ombre sull’effettiva regolarità di tali soluzioni. Come da previsione, Charlie Whiting ha evidenziato come qualunque novità riproduca gli effetti del FRIC sia bandita dal regolamento, ragion per cui ogni squadra dovrà intervenire per eliminare eventuali sistemi che intervengono sull’aerodinamica e modificano l’altezza da terra della monoposto in corsa. Un colpo “pesante” che Mercedes e Red Bull avevano già previsto in sede di sviluppo delle nuove monoposto. Avremo un’idea molto più chiara sugli effetti di questa rettifica in Australia, ma una cosa è certa: nel giorno della riapertura delle factory, il Circus si è ufficialmente lanciato verso una stagione ricca di novità dove ogni colpo sarà assolutamente lecito.
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Anno nuovo, vita vecchia. Nonostante l’arrivo di un 2017 ricco di novità sul piano delle novità regolamentari, il Circus della Formula Uno ha già affrontato una piccola “polemica” riguardante i sistemi sospensivi a comando idraulico utilizzati da Mercedes e Red Bull. Simone Resta, capo del progetto 668 della Ferrari, ha infatti avanzato una richiesta di spiegazioni a Charlie Whiting su questi dispositivi che, per vie generali, riproducono gli effetti aerodinamici già visti col FRIC (Front and Rear Inter-Connected), bandito dal regolamento dopo il Gran Premio di Germania del 2014. Il sistema consisteva in una connessione idraulica dei quattro “angoli” della monoposto, fattore che permetteva di gestire il beccheggio ed il rollio durante la fase di sterzata.
Mercedes e Red Bull nel corso delle ultime due stagioni hanno studiato dei sistemi “paralleli” intervenendo sui cinematismi delle sospensioni (Mercedes) e sugli assetti delle monoposto (Red Bull). Essendo sistemi molto complessi da mettere a punto, Ferrari ha scelto una via più semplice per recuperare terreno sugli avversari, chiedendo alla Federazione spiegazioni e gettando ombre sull’effettiva regolarità di tali soluzioni. Come da previsione, Charlie Whiting ha evidenziato come qualunque novità riproduca gli effetti del FRIC sia bandita dal regolamento, ragion per cui ogni squadra dovrà intervenire per eliminare eventuali sistemi che intervengono sull’aerodinamica e modificano l’altezza da terra della monoposto in corsa. Un colpo “pesante” che Mercedes e Red Bull avevano già previsto in sede di sviluppo delle nuove monoposto. Avremo un’idea molto più chiara sugli effetti di questa rettifica in Australia, ma una cosa è certa: nel giorno della riapertura delle factory, il Circus si è ufficialmente lanciato verso una stagione ricca di novità dove ogni colpo sarà assolutamente lecito.
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